sabato 13 giugno 2009

Nascono le ronde nere, il loro ispiratore Gaetano Saya




ROMA (13 giugno) - Il loro ispiratore, Gaetano Saya, leader del Movimento Sociale Italiano-Destra Nazionale, due giorni fa ha dichiarato in un'intervista a PeaceReporter che non c'entrano niente con il fascismo e che è sbagliato tirare in ballo la Costituzione e il divieto di ricostituzione del partito fascista in essa contenuto. Ma le Ronde Nere, neonata espressione su strada del Partito Nazionalista italiano, quello ricordano e, checché se ne dica, a quello si ispirano, a partire dalla divisa che indosseranno gli autocertificati (finora) 2.100 volontari della Guardia nazionale italiana: camicia grigia, pantalone grigio con banda nera laterale, scarpe nere, cinturone di pelle nera con spallaccio, fascia nera con il simbolo della ruota solare, fascia da polso nera con sovraimpresso "Grande Italia - Risorgi Italia". Non manca il basco con aquila imperiale romana. Non esattamente una divisa da boy scout, quella prevista dal "regolamento". Che per ora sdogana un'eccezione, giustificata con la crisi economica: dunque pettorina di nylon color caki e cappellino con la ruota solare e la scritta G.N.I. A Milano ne è stata invece presentata un'altra versione, modello camicie brune: pantaloni neri con banda gialla, cappello rigido con visiera nero, kepi nero o kaki, entrambi con aquila Imperiale Romana (rigorosamente maiuscolo) e bottoncino tricolore o ruota solare, camicia caki o senape con la solita aquila imperiale romana sul braccio sinistro, bandiera Italiana sul braccio destro, ruota solare incandescente con fascia sul braccio sinistro, sull'avambraccio sinistro fascia divisionale con ricamata la scritta individuale dei vari gruppi di appartenenza. Sul pettorale destro scudetto con la scritta "Giardia nazionale italiana - Per servirvi e proteggervi" (il "To serve and protect" di americana, democratica memoria), giubbotto in pelle nero o giacca a vento color nero o kaki, cinturone nero con spallaccio, cravatta nera, scarponcini neri o stivali. Insomma, modello guardia nazista dell'Illinois, per chi ricorda i Blues Brothers.Opereranno in tutta Italia queste ronde nere, grazie al disegno di legge sulla sicurezza voluto dal governo Berlusconi, che autorizza le ronde di cittadini, pronti a pattugliare le strade 24 ore su 24, affiancando le ronde padane, non appena sarà in vigore la legge. Le ronde nere sono state presentate questa mattina a Milano, durante il convegno nazionale dell'Msi. Il presidente nazionale è Maurizio Correnti, alpino in congedo, mentre il comandante generale è Augusto Calzetta, già colonnello dei carabinieri.Siamo una Onlus, niente politica. Naturalmente i dirigenti della formazione che sa tanto di paramilitare rovesciano fiumi di parole per tranquillizzare su appartenenza, ruolo e obiettivi: «La nostra funzione sarà esclusivamente di segnalazione, per comunicare qualsiasi problema alle forze dell'ordine - spiega Giuseppe Giganti, coordinatore nazionale delle Guardie - Costituiamo una Onlus, inquadrata come Protezione civile, a cui tutti possono accedere, anche chi è di sinistra perché la politica non c'entra». Dei 2.100 volontari, il 30% sono ex appartenenti alle Forze dell'ordine, dislocati dalla Lombardia alla Sicilia, con un'ottantina di iscritti a Milano e provincia. Assicurano di non avere alcun pregiudizio razziale perché «che sia un italiano o un extracomunitario a creare problemi non fa differenza», né simpatie verso il fascismo, «un'ideologia anacronistica che fa parte della storia», dice Giganti. Simboli e divisa «dicono chi siamo, allo stesso modo di polizia e carabinieri, e servono a essere riconosciuti come ronde, non per spaventare, altrimenti siamo pronti a modificare l'abbigliamento» precisa Roberto Guerra, coordinatore delle Guardie di Genova.Sosteniamo Berlusconi, buoni rapporti con la Lega. A livello politico, l'Msi (insieme al nascente Partito Nazionalista Italiano che rimarrà però legato solo al Nord Italia) punta ad affermarsi come «la nuova destra conservatrice di Berlusconi che in Italia è tutta da rifare - spiega la neopresidente nazionale Maria Antonietta Cannizzaro, moglie di Saya - Sosteniamo il Pdl e manteniamo buoni rapporti con la Lega, con cui condividiamo tante idee e speriamo di collaborare.»
(nella foto in alto Silvio Berlusconi con la moglie di Saya)

1 commento:

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.