mercoledì 16 dicembre 2009

Tutti colpevoli.....


Non nascondetevi dietro le chiacchiere di circostanza. La colpa è vostra e lo sapete bene.
Siate uomini e abbiate il coraggio di fare un pubblico esame di coscienza e vergognatevi davanti all’Italia ed a tutto il mondo.
Di Pietro, a te forse è inutile chiederlo, ma se ti è rimasto un briciolo di coscienza (non dico umana, ma almeno civile) sei il primo a dover chiedere scusa per quello che è successo ieri.
L’istigatore del matto sei tu, ma tu niente, continui imperterrito nella tua linea. Allora ammettilo apertamente che lo vuoi vedere morto, che è solo questo il tuo obiettivo. Travaglio, Grillo, Santoro, Scalfari, D’Avanzo e Repubblichisti vari (repubblicani non ve lo meritate di certo), la lista è lunga, siete voi i pazzi che hanno armato la mano di quell’idiota.
Non nascondetevi dietro il gesto di un pazzo. Se un idiota qualsiasi si sente autorizzato ad un atto del genere è perché voi lo avete spinto a credere che questa fosse l’unica via possibile per la democrazia. Lui, povero ignorante, incapace di comprendere che il vostro aizzare le folle contro il nemico pubblico numero 1 è l’esatto contrario della democrazia, e porta dritti alla dittatura, quella vera.
Siete voi che dovreste essere tutti arrestati per istigazione a delinquere. Questo è il vero terrorismo, questo è l’attentato alla democrazia, questo porta alla guerra civile, alla dittatura che nasce dal caos che voi volete creare. È questo che volete? Volete la piazza? Volete il terrorismo? Volete la violenza? Volete le barricate? Allora uscite allo scoperto, non nascondetevi dietro le vostre penne infami e ditelo apertamente che volete il colpo di stato.
Siamo pronti a combattere, se è questo che volete. Perché la violenza genera violenza. È un’ovvietà di cui non posso credere che non vi rendiate conto. E poi come pensate di fermarla? Il giorno in cui ci troveremo di nuovo a metterci le bombe ed a spararci a vicenda, come pensate di uscirne? Volete dare il Paese in mano ai giudici, gli unici che, senza alcun mandato popolare, sono secondo voi in grado di comandare l’Italia? Volete Di Pietro dittatore? Volete un novello Robespierre che ci ghigliottini tutti nel terrore? Perché non vedo davvero cos’altro vi possa spingere a questo odio se non questo obiettivo finale? Perché sarebbe ancora più tragico se non aveste almeno un obiettivo. Sareste solo dei pazzi spinti dall’odio personale e non me lo spiego.
E Casini, per cortesia, non ti nascondere dietro la viscida ipocrisia di cui sei maestro. Tu non sei meno colpevole, così come il tuo gemello diverso Fini.
Da Di Pietro vi differenzia solo l’educazione del linguaggio, ma i contenuti sono identici.
Voi che non esitate a pugnalare alle spalle chi vi ha creato, vi ha fatto crescere e vi ha tolti dall’anonimato a cui eravate destinati, voi senza spina dorsale, talmente presuntuosi da credervi migliori di lui e di tutti noi che lo votiamo. Non mi disgustate meno di quel dittatore in embrione con cui giusto due giorni fa pensavate di allearvi per far fuori l’uomo che tutti detestate.
Almeno Di Pietro una personalità ce l’ha. Voi sapete solo vivere di riflesso alla corte del potente di turno. Siete convinti che la guerra la stiano vincendo i magistrati e vi preparate a correre sul carro del loro vincitore già designato da 15 anni.
No, non andrà a finire così, non può finire così. Gli italiani non lo permetteranno. Fatevene una ragione! Ma come potete pensare di sottometterci ai giudici? Silenziosi di sicuro, ma deficienti no di certo. Non siamo un popolo di idioti che segue il flauto magico, come ci dipinge quell’altro colpevole di Bersani. Possibile che non ci capiate?
L’ignoranza, cari maestrini da strapazzo, non sta dalla nostra parte, ma dalla parte di chi si lascia influenzare dalle vostre follie. Ed è proprio l’ignoranza delle vostre folle, la bomba atomica che state maneggiando con una leggerezza angosciante.
Ma possibile che non vi rendiate conto di quanto le vostre parole siano armi pericolose se sparate nel cervello degli ignoranti. Voi le conoscete le dittature, se non le avete vissute, almeno le avete studiate. Sapete a cosa ha portato la rivoluzione francese, voi dovete saperlo che Hitler, Mussolini o Videla non hanno nulla a che spartire con l’Italia di oggi.
I vostri idoli Fidel Castro, Lenin o Stalin non potete non averli almeno studiati. Voi sapete cosa significa la democrazia, conoscete il significato di dittatura, l’assenza di libertà, non solo di espressione, la violenza dello Stato sul popolo inerme, le deportazioni, le purghe, la stampa di regime, la censura. Voi lo dovete sapere, maledetta miseria, che l’Italia ha eletto democraticamente il proprio Presidente, che qui la libertà di dire le vostre stronzate nessuno ve la toglie, e addirittura ne abusate. Voi siete consapevoli che, per quanto possiate disprezzarci e disprezzare lui, nessuno si è mai sognato di arrestarvi o di picchiarvi per le fesserie che inculcate nelle menti ignoranti. E allora proprio voi che ignoranti non siete, smettetela di paragonare Berlusconi a un dittatore. Piantatela di dire che si comporta da monarca assoluto, che è in gioco la democrazia, che vuole instaurare una dittatura, che sta tornando il fascismo.
Perché era inevitabile che prima o poi un idiota vi prendesse sul serio e non capisse che stavate solo esagerando perché non siete in grado di trovare altri argomenti per sconfiggerlo politicamente.
La personalizzazione dello scontro politico a questo porta. Era già tutto previsto.
Gli ignoranti finiscono per credervi, si fidano di voi, vi prendono sul serio. Loro che non sanno cos’è una dittatura, che non capiscono a cosa porta il terrore, che non si rendono conto che le vostre sono solo iperboli, vi prendono in parola. E, poveri idioti, sono davvero convinti che Berlusconi sia un dittatore. Loro che non sanno cosa significhi la democrazia, che non capiscono il valore di un voto liberamente espresso, sono convinti davvero che l’unico modo di fermarlo sia la distruzione fisica. Di fronte a voi, buoni solo a chiacchiere, pensano stupidamente di essere autorizzati a fare quello che voi istigate, a mettere in pratica l’odio che avete scatenato.
Fermatevi ora finché siete in tempo. L’odio genera odio. Dalla violenza nasce solo più violenza. È inevitabile, è una legge di natura, è lo spirito di sopravvivenza.
Ci state portando alla guerra civile e ne siete gli unici responsabili.
Perché finiremo per reagire anche noi, non pensate che subiremo silenziosi un colpo di stato o piangeremo inermi la morte di Berlusconi, se mai un altro folle dovesse darvi retta.
Reagiremo e ci difenderemo, difenderemo il nostro voto e sarà scontro.
Io non lo voglio. Detesto la violenza, mi fa paura l’odio, lo so che sarà la fine dell’Italia, ma non costringeteci a difenderci. Fermatevi finché potete. Aprite gli occhi. Fatevi un esame di coscienza. Pentitevi.
Non nascondetevi dietro a quella solidarietà pelosa, smettetela di addossare la colpa alla follia di un idiota. Lui è vostro figlio. Riconoscetelo. Uno, almeno uno di voi, abbia il coraggio di uscire allo scoperto e dire: “Italiani, vi chiedo scusa, ho esagerato, la colpa di quello che è successo a Berlusconi è anche mia e me ne assumo interamente la responsabilità. Ora basta! È arrivato il momento di riprendere la lotta politica combattendo le idee e non l’uomo. È stato un mio errore e me ne pento.”
Uno, almeno uno, avrà il coraggio?
Uno, almeno uno, dimostrerà di essere uomo?

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